Marasco correrà alle primarie: “Foggia è smarrita”. Sullo sfondo partite importanti

Marasco correrà alle primarie: “Foggia è smarrita”. Sullo sfondo partite importanti
Il duello si farà: Augusto Marasco, ex assessore all’Urbanistica al Comune di Foggia, correrà per conquistare la candidatura a sindaco. Potrebbe essere lui il più forte ed “attrezzato” dei competitor dell’uscente Gianni Mongelli alle primarie del centrosinistra del 9 marzo. Marasco lo ha ufficializzato ieri, in una corposa nota in cui l’architetto ha inteso illustrare le motivazioni che lo hanno indotto ad accettare la proposta del Pd provinciale di Raffaele Piemontese, da tempo alla ricerca di una figura più trasversale e portatrice di un consenso più diffuso in quei mondi delle professioni e della società civile che Marasco rappresenta.
Non sbaglia Marasco quando descrive la città attraversata da uno “smarrimento diffuso” rispetto alle prossime elezioni. Uno smarrimento che a parer suo sarebbe accentuato dal “sentimento di sfiducia verso l’offerta politica dei protagonisti che in questi giorni si contendono la scena” scrive. “C’è ormai bisogno di un impegno capace di dispiegare energie – continua l’architetto- anche al di là delle opportunità politiche o peggio ancora delle convenienze di parte”.
Il sindaco uscente non è direttamente citato in questo passaggio ma la lettura tra le righe riporta anche a lui, che pure però due anni fa seppe guardare oltre gli steccati di parte chiamandolo in giunta evidentemente riconoscendo in lui quell’autorevolezza e quella professionalità che gli hanno permesso di distinguersi tra i migliori assessori dell’esecutivo. A tal punto che anche quel Pd che non aveva immediatamente condiviso la sua nomina in un esecutivo di centrosinistra, già sul finire del 2013 individuava in Marasco il possibile candidato a Palazzo di Città, quello in grado di ristabilire un feeling con una città vessata dal doloroso percorso di risanamento. Ed in grado di prendere in mano le redini delle partite, importanti, che attendono Foggia.
Perché è evidente che i prossimi 5 anni saranno cruciali. L’agenda è ricca. E’ qui si gioca il vero scontro. Partite come la rigenerazione urbana, la riqualificazione della zona Asi, l’housing sociale, i progetti di Capitanata 2020. Una pioggia di milioni legati ai fondi Fas dai quali dipenderà il futuro ed il volto di Foggia.
La partita è strategica. Non è il mero scontro Mongelli-Marasco. Ed è per questo che l’architetto punta in questo momento alla pacificazione. In quest’ottica, con lo stile che lo contraddistingue, avrebbe fatto una telefonata ieri al suo sindaco, poco prima di ufficializzare la sua candidatura. Per archiviare i veleni e le divisioni che hanno caratterizzato gli ultimi giorni. E’ il 6 nome inserito nella giostra delle primarie. C’è tempo fino al 18 febbraio per depositare le candidature.
Giovanna Greco