Lonigro: “Riapriamo le provinciali che collegano il Comune di Panni”

17 Mar 14

Lonigro: “Riapriamo le provinciali che collegano il Comune di Panni”

La SP 121 va resa percorribile quanto prima, l’isolamento del Comune di Panni non può durare ancora: è la denuncia del presidente della prima commissione (bilancio) del Consiglio regionale, Giuseppe Lonigro, che in un’interrogazione urgente all’assessore regionale ai LL.PP. e ai trasporti chiede di intervenire nei confronti dell’Ente Provincia, responsabile della manutenzione delle arterie stradali, affinché in pochi giorni disponga l’effettuazione dei lavori di somma urgenza per la riapertura delle strade tuttora interrotte.
“Sono con i cittadini di Panni – scrive Lonigro – che giustamente protestano per l’isolamento che dura da quattro mesi ed è ormai insostenibile. Per questo ho inviato un’interrogazione urgente all’assessore Giannini”.
Per Lonigro, “non si può ritardare ancora il ripristino di un’arteria così importante per la comunità di Panni, a quasi quattro mesi dagli eventi calamitosi che hanno reso impercorribile la strada provinciale 121, nei tratti Panni-Stazione e Panni-Bovino. La situazione è divenuta insostenibile, dal momento che anche l’unica strada di collegamento da e per il centro del Subappennino, la SP 138 Panni-Limitoni, è anch’essa inagibile da oltre quaranta giorni per i movimenti franosi in atto in quel territorio.
“ I cittadini di Panni stanno vivendo una situazione insostenibile – continua il presidente Lonigro –  penso ai pazienti che necessitano di cure, anche salvavita come la dialisi, che non possono raggiungere le strutture sanitarie di Foggia e Accadia per farsi curare, penso ai tanti anziani ospitati presso le RSSA, ai commercianti e agli artigiani che subiscono giornalmente danni economici rilevanti”
“Ho ritenuto opportuno, perciò – conclude Lonigro – chiamare in causa il governo regionale, che dovrebbe sollecitare la Provincia di Foggia, responsabile della manutenzione delle  arterie stradali, a sbloccare questa situazione divenuta paradossale e sempre più intollerabile”./gg