Federico Rampini, l’economia e la crisi tra Beatles e Steve Jobs. Alla Ubik

Federico Rampini, l’economia e la crisi tra Beatles e Steve Jobs. Alla Ubik
Si parla di Beatles o di Steve Jobs? Di musica o di economia? Di Europa o di Stati Uniti? La risposta è nell’autore stesso, uno dei più importanti giornalisti di sempre e tra i più autorevoli anche a livello internazionale in grado, con un libro, di mettere insieme concetti apparentemente distanti come la crisi economica globale e i mitici Fab Four.
Domenica 29 marzo, alle ore 11.30, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna Musica Civica, l’autore Federico Rampini incontra i lettori della Ubik di Foggia, conversando con il direttore artistico della libreria, Michele Trecca, e con il Maestro Gianna Fratta. Al centro della mattinata, soprattutto il libro All you need is love (Mondadori, 2014), nel quale il famoso giornalista genovese riesce a spiegare la cosiddetta “scienza triste”, l’economia, attraverso l’ascesa del più grande gruppo musicale della storia fautore, tra le altre cose, di una start-up dal successo planetario e che avrebbe ispirato anche il creatore della Apple, Steve Jobs.
All you need is love (Mondadori, 2014; collana: Strade Blu; 288 pagine; 17 euro). «Il mio modello di business? I Beatles.» Così parlò Steve Jobs, il fondatore di Apple, uno che di business qualcosa capiva. A intrigarlo era soprattutto la formula del collettivo: vedeva i Beatles come un prodigioso moltiplicatore dei talenti individuali. L’indimenticabile quartetto della cultura pop, infatti, fu anche una start-up di successo. Proiettò quattro ragazzi cresciuti nella Liverpool del primo dopoguerra, in una miseria da Terzo mondo, verso la stratosfera della ricchezza. Personalmente, nei testi delle loro canzoni, composte in un periodo di radicali cambiamenti come gli anni Sessanta, ritrovo la mia adolescenza e un’epoca che fu l’ultima Età dell’Oro per l’Occidente: alta crescita, pieno impiego, benessere diffuso, aspettative crescenti per i giovani. Ma anche i germi di quel che accadde in seguito. Taxman prefigura le rivolte fiscali. Get Back nasce come una satira dei primi movimenti xenofobi e anti-immigrati. When I’m Sixty-Four anticipa la crisi del Welfare State da shock demografico. Eleanor Rigby e Lady Madonna evocano la nuova povertà che oggi è in mezzo a noi. Across the Universe, con il suo richiamo al viaggio in India dei Fab Four, ricorda l’irruzione dell’Oriente nel nostro mondo. E Yesterday, con il tema della nostalgia, ci costringe ad affrontare domande cruciali: davvero si stava meglio «ieri»? Prima dell’euro, prima della globalizzazione, prima di Internet? L’obiettivo di questo libro è ricostruire una speranza.
CS