Amiu, l’assemblea dei lavoratori annuncia mobilitazione e sciopero

Amiu, l’assemblea dei lavoratori annuncia mobilitazione e sciopero
Siamo alle solite, cambiano gli attori, ma il film è uno di quelli già visti. È quanto si sta verificando nell’azienda che gestisce il servizio di igiene urbana a Foggia. A ormai tre anni dal fallimento di Amica e Daunia Ambiente che ha comportato il licenziamento di tutti i dipendenti, le RSU dell’Unità Produttiva di Foggia di Amiu Puglia S.p.A. sono nuovamente costrette a lanciare un grido di allarme. Dall’affidamento del servizio ad Amiu Bari S.p.A. le OO.SS. di categoria sono state costrette a non abbassare mai la guardia e a vigilare su tutto il percorso che ha portato alla costituzione di Amiu Puglia S.p.A. con l’ingresso del Comune di Foggia come socio. Tutto sembrava volgere al meglio per il servizio di igiene urbana e dei dipendenti del settore, in realta’ però nulla ancora ha trovato la sua definizione, generando nuove problematiche all’interno dell’unità produttiva di Foggia e divergenze di posizioni tra i Soci stessi. Siamo infatti ancora alle prese con la stesura definitiva del contratto di servizio. Tale situazione implica gravi ripercussioni non permettendo di effettuare investimenti e di poter avere una programmazione e gestione a medio e lungo termine di tutte le attività, fondamentali per qualunque azienda del nostro settore.
Le difficoltà che si verificano in città relativamente al servizio svolto, ad un inefficiente sistema di raccolta differenziata, non sono imputabili ai dipendenti ma alla carenza di mezzi e attrezzature idonee. In questo contesto, di per se non proprio favorevole, si lamenta una pressocchè totale inesistenza di relazioni industriali tra le scriventi e l’azienda, con l’aggravante di decisioni unilaterali dei vertici aziendali che violano le regole e rischiano di avere pesanti ripercussioni sui costi gestionali della sede di Foggia. Nonostante sia la società stessa, infatti, ad aver sempre evidenziato un costo del personale superiore a quello previsto dalle normative vigenti, si assiste paradossalmente, ad una gestione del personale, a nostro avviso inappropriata, da parte della società stessa, che ha raggiunto il suo culmine qualche giorno fa con l’affidamento a mansioni da capo reparto ad un dipendente, che tra l’altro già “fortunato” a non subire nessun demansionamento, si è visto promuovere dal 5° al 6° livello. Tale decisione presa unilateralmente dalla Direzione, senza una evidente giustificazione dal punto di vista della necessita’ in organico e senza l’adozione di nessun criterio circa l’individuazione del dipendente promosso, diventa incomprensibile dal momento in cui si ha del personale già retribuito da 7° e da 6° livello, con esperienza specifica nel settore di competenza, demansionato tecnicamente a mansioni inferiori, che potrebbe eventualmente ricoprire quel ruolo, senza nessun aggravio di costi. Si rammenta, a tal riguardo, che l’assunzione del personale delle fallite società Amica e Daunia Ambiente è avvenuta, a seguito di un accordo in sede di Task Force Regionale nel 2012 e tutt’ora vigente, con contratto part-time ancora in essere, nell’ottica della riduzione dei costi, che ha comportato oltretutto il demansionamento tecnico di buona parte del personale, con conservazione dei livelli retributivi esistenti al momento del licenziamento.
In attesa della tanto decantata riorganizzazione e possibile passaggio full-time di tutto il personale, che migliorerebbe non solo la qualità e l’efficienza del servizio, ma anche le condizioni dei dipendenti, si assiste alle continue e sistematiche discriminazioni di personale e spostamenti clientelari. A nulla è valsa l’azione delle OO.SS., sempre propositiva e costruttiva, che ha visto sistematicamente inattese le continue richieste di informazione, di documentazione o di delucidazione su tutte le attività aziendali. È ora di capire quale sarà il futuro lavorativo dei dipendenti, quali logiche si adottano per la gestione del personale e come migliorare i servizi resi ai cittadini che ne sostengono il costo.
Si comunica, infine, che l’Assemblea Generale dei Lavoratori, tenutasi in data 24 giugno u.s., per le motivazioni di cui sopra, si è espressa per la mobilitazione e la proclamazione di una giornata di sciopero. red.ros.//