Falesie Gargano, c’è uno spiraglio per il turismo

Falesie Gargano, c’è uno spiraglio per il turismo
Non era mai accaduto prima. Con l’arrivo della stagione estiva gli operatori turistici del Gargano restano preoccupati per lo stop alla balneazione a causa del rischio crollo delle falesie. Ma nelle ultime settimane, a quanto pare, sembra aprirsi uno spiraglio positivo.
Nelle prossime settimane, lungo la costa, ci saranno sopralluoghi e nuove ispezioni. E’ stato l’assessore regionale ai lavori pubblici, Giovanni Giannini, a confrontarsi con i responsabili dei circondari marittimi. Obiettivo: esaminare la situazione falesie e valutare gli interventi necessari. A Bari è stato stabilito che per le aree definite PG2 (ovvero a media pericolosità) i Comuni presenteranno alle capitanerie un’attestazione di possibile uso balneare. Sarà poi la Capitaneria di porto ad emettere un’ordinanza positiva, che permetterà la balneazione.
Per le aree PG3, ad alta pericolosità, serviranno altri sopralluoghi per capire meglio quali aree possano essere usate per la balneazione. Ma il caso “falesie” arriva anche a Roma, direttamente all’attenzione del premier Renzi. Il sindaco di Mattinata Prencipe scrive al presidente del Consiglio, raccogliendo l’invito del Governo a segnalare tutto ciò che per colpa della burocrazia è fermo. Per il sindaco “Il progetto di difesa costiera è fermo”. Si tratta, per il Primo cittadino, di un intervento necessario per il Gargano e che risulta bloccato per vari motivi. Questo, dunque, rischia di creare effetti negativi per il turismo estivo. Prenicpe, infine, segnala a Renzi nella sua lettera due cantieri bloccati: il primo riguarda il consolidamento della falesia di Tor di Lupo per un importo del progetto di un milione e 750mila euro e il secondo il progettoo è legato al completamento della rete infrastrutturale del contratto d’area di Manfredonia per un importo del progetto di 294mila euro.