Foggia: informazione di garanzia al sindaco Franco Landella e a Gianni Mongelli

Foggia: informazione di garanzia al sindaco Franco Landella e a Gianni Mongelli
Il sindaco di Foggia, Franco Landella, ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini in cui la procura contesta ritardi nell’aver risposto a note del tribunale relativo all’effettuazione di lavori di messa in sicurezza presso il tribunale di Foggia. Avvisi di garanzia recapitati anche all’ex sindaco Gianni Mongelli, al dirigente comunale Potito Belgioioso e all’ex dirigente comunale Fernando Biagini. I quattro sono accusati di omissione di atti di ufficio. In particolare Landella e Belgioso sono accusati di omesso di rispondere ad istanze ricevute dal Servizio di vigilanza sull’igiene e la sicurezza dell’amministrazione della giustizia (VISAG) nelle quali gli si chiedeva, in qualità di Sindaco del Comune di Foggia, di comunicare le le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale al fine di garantire la sicurezza e la salute dei luoghi di lavoro presso il palazzo di Giustizia di Foggia. L’ex sindaco Gianni Mongelli e l’ex dirigente comunale Fernando Biagini sono accusati anche di non aver effettuato i lavori richiesti al tribunale di Foggia. E sulla vicenda è giunta una nota del sindaco di Foggia Franco Landella. “Voglio innanzitutto precisare – scrive Landella – che ho avuto modo di relazionarmi più volte sulla problematica dei lavori di messa in sicurezza da effettuare presso il Palazzo di Giustizia, sia personalmente, recandomi a parlarne con il Procuratore capo, dott. De Castris, sia inviando diverse missive in cui rappresentavo le difficoltà dell’ente nel gestire una situazione ereditata dalla precedente amministrazione e che si protrae da anni. Ancora nel febbraio di quest’anno ho inviato una missiva ai vertici del Palazzo di Giustizia in cui esponevo le difficoltà finanziarie in cui versa l’ente, ribadendo, al contempo, il mio assoluto interessamento a trovare in tempi rapidi la migliore soluzione possibile. Pochi giorni dopo, a dimostrazione dell’impegno assunto, ho altresì inviato ai suddetti organi copia della conferenza di servizio tenuta sull’argomento con i dirigenti comunali, nella quale ancora una volta ho sollecitato i dirigenti competenti ad attivarsi per effettuare i lavori richiesti reperendo l’adeguata copertura finanziaria. Quanto alle tre note alle quali mi si contesta di non aver risposto, ho potuto verificare dalla stessa imputazione di averle girate per competenza agli uffici preposti, con assoluta tempestività (le prime due risultano infatti inviate il giorno successivo a quello di ricezione, la terza dopo soli due giorni). Sono pertanto assolutamente sereno e fiducioso di poter chiarire quanto prima lia mia posizione, nella certezza che non possano addebitarsi al Sindaco, titolare dell’indirizzo politico dell’amministrazione, compiti che non gli spettano, così come stabilito sin dalla riforma introdotta con la c.d. legge Bassanini. A tal fine, ho immediatamente dato mandato al mio legale di fiducia, avv. Michele Curtotti, per chiedere di essere ascoltato dal Sostituto procuratore titolare di tale indagine, al fine di chiarire la mia assoluta estraneità a tale addebito”. (Luca Pernice)