Marasco vince le primarie. A Mongelli: “Ti voglio bene”. Le accuse: “Orde di centrodestra”

10 Mar 14

Marasco vince le primarie. A Mongelli: “Ti voglio bene”. Le accuse: “Orde di centrodestra”

4074 preferenze su 8796  votanti. Con il 46,39% dei voti validi Augusto Marasco si aggiudica la partita delle primarie svoltesi ieri a Foggia, alla palestra Taralli. E’ lui il candidato sindaco del centrosinistra. Stacca di misura l’avversario numero uno: il sindaco uscente Gianni Mongelli, che si ferma a 2397 voti, il 27,29%. Terzo classificato Lorenzo Frattarolo che bissa il numero di firme depositato per la candidatura e si porta a 1374 preferenze, il 15,65%. Bissa anche Rita Saraò, che però arriva solo quarta con 640 voti. Dimezza il bottino della vigilia, invece, il socialista Nino Abate: ultimo con 297 preferenze: il 3,38 %.
Si chiude così la partita giocatasi in casa centrosinistra per l’individuazione del candidato sindaco alle elezioni di maggio. Il testa a testa Mongelli-Marasco subodorato dai brokers alla vigilia  della competizione di fatto non c’è stato. Sin da subito, già con lo spoglio della prima urna (su 3), il trend è apparso chiaro. L’architetto, già presidente dell’ordine di categoria ed amministratore uscente del governo Mongelli si piazza avanti e ci resta saldamente.
4 lunghe ore che tengono con il fiato sospeso scrutatori e giornalisti. I candidati ci sono quasi tutti. Manca solo il sindaco uscente, Gianni Mongelli, che segue da casa. Alla spicciolata lasciano la palestra anche i suoi supporters politici mentre sale l’adrenalina negli sponsor dell’architetto. Su tutti, il segretario provinciale del Pd, Raffaele Piemontese, che alla fine si profonde in un emozionato abbraccio col suo candidato. Restano fino alla fine, tra gli altri, anche il consigliere MeP Paolo De Vito mentre a tarda ora fa capolino anche il consigliere Giulio Scapato, vicino al consigliere regionale Pino Lonigro.
Masticano amaro i mongelliani. Dietro le quinte puntano il dito contro le orde di chiara matrice di centrodestra che avrebbero invaso la Taralli intorno a mezzogiorno ed alle sette di sera: due ondate, a loro dire, che avrebbero reso chiara la sconfitta del sindaco uscente.
Effettivamente che le primarie siano state un successo, andato oltre il peso politico e numerico “tradizionale” del centrosinistra,  parrebbe fuor di dubbio a guardare le cifre di accorsi al voto.  “Il rischio che si corre a giocare primarie aperte a tutti. Se si condividono delle regole, poi non ci si può lamentare” fanno notare i supporters di Marasco. Mentre c’è chi paventa che l’entourage di Mongelli abbia lavorato “a mezzo servizio”. Il dado, in ogni caso, alle 2 di notte è tratto.
“Ringrazio tutti per la partecipazione e la fiducia accordatami” dichiara a caldo uno stanchissimo Marasco. “Su di me sento tutto il peso della responsabilità di questo consenso. Sono certo che da qui ripartiremo per centrare la vittoria di maggio e determinare il cambiamento”. Ed al “suo” sindaco, Mongelli, manda a dire: “Ti voglio bene”.
 ”Il dato numerico è molto chiaro. Da un punto di vista politico, ho più di una perplessità su quanto accaduto ieri” le prime parole invece dello sconfitto Mongelli che in queste ore sta tenendo una conferenza stampa.
Giovanna Greco