Miglio e la grana dirigenti: si cambia ancora. Da S.Severo arriva Raponi. Pd: “Soddisfatti”

Miglio e la grana dirigenti: si cambia ancora. Da S.Severo arriva Raponi. Pd: “Soddisfatti”
Dove non arrivano le proteste dei partiti e dei sindacati del settore, arrivano le norme anticorruzione. Si richiama a queste, infatti, il presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, per spiegare gli aggiustamenti nella scacchiera dirigenziale operati qualche giorno fa, in pieno clima natalizio. Tra i più importanti quelli riguardanti Micky De Finis, già sollevato dall’incarico di capo di Gabinetto (al suo posto Salvatore D’Agostino) e destinato in un primo momento all’Avvocatura, che passa ai Trasporti; all’Avvocatura va Oscar Corsico mentre l’ambito settore Personale, finito nelle mani di Giorgio Mercurio tra le polemiche, roventi, del Pd, se lo tiene lo stesso presidente: direttamente da San Severo arriva Massimo Raponi. L’incarico, a comando, gli è stato già notificato. “Si tratta di una scelta dettata dall’assenza di figure idonee a ricoprirlo e che non comporterà alcun costo aggiuntivo per le casse dell’ente ” spiega Miglio in replica alle accuse di “portarsi il personale da casa” fioccate nelle ultime ore. “Tanto De Finis quanto Corsico e Mercurio hanno avuto ed hanno ad oggi ruoli sindacali che la norma ritiene incompatibili” spiega ancora il presidente, forte di un parere del segretario generale, Filippo Re. Quindi la soddisfazione perché “la rotazione è completa, ha riguardato tutti così come richiede la Legge Severino” conclude, nel tentativo di chiudere definitivamente la fase delle polemiche.
Ma sarà davvero così? Finito in un fuoco incrociato Pd-Socialismo Dauno all’indomani della prima rotazione avvenuta lo scorso 5 dicembre con l’accusa di aver favorito solo alcune forze politiche della coalizione ed i sindacati a minacciare ricorsi, Miglio è dovuto correre ai ripari. “Ma solo sulla scorta delle norme, le pressioni politiche hanno lasciato il tempo che trovano” spiega. Vero è, però, che il Pd oggi si sente più “soddisfatto” di ieri: “avevamo chiesto di tarare la rotazione sulla base delle deleghe politiche. È giusto che i consiglieri lavorino coi dirigenti coi quali più c’è sintonia” dichiara Pasquale Russo, Pd, in odore di ricevere la delega ai Trasporti e che molto si sarebbe speso, col suo partito, per l’avvicinamento di De Finis. “E poi avrebbero dovuto ruotare tutti, Mercurio compreso, più vicino ad altre logiche politiche” continua il consigliere democratico che, non è un mistero, non ha mai digerito il mantenimento del dirigente “al vertice di un settore strategico per l’ente come il Personale”. Da qui, probabilmente, lo sparigliamento delle carte da parte di Miglio ed il piazzamento di un esterno, Raponi appunto. Non prima però che lo stesso apponesse la propria firma su due determine con cui, ad inizio dicembre, la struttura dirigenziale si è vista liquidare qualcosa come 250mila euro tra indennità di posizione pregresse e premi di risultato riferiti alle annualità 2008-2012, le stesse al vaglio della Corte dei Conti.
Insomma, un inizio di mandato difficile per il neopresidente che ha dovuto peraltro scontrarsi subito con un’emergenza (la neve) e che, già dopo l’epifania, dovrà misurarsi con la vertenza personale. “Convocheremo un consiglio provinciale monotematico, probabilmente già per metà gennaio” fa sapere. Nel frattempo sarebbero pronte le deleghe ai consiglieri. Sei in tutto, di cui 3 al Pd ed una ciascuno a Udc, area Lonigro ed area Di Gioia.
Giovanna Greco