Piano coste, Mennea, “l’assessore Di Gioia si è fatto portavoce delle istanze degli operatori balneari”

12 Mar 15

Piano coste, Mennea, “l’assessore Di Gioia si è fatto portavoce delle istanze degli operatori balneari”

ualora i Comuni non provvedano entro i termini stabiliti, previa diffida a provvedere nel termine di sessanta giorni e scaduto tale ulteriore termine, il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente, nomina con proprio decreto un Commissario ad acta per la redazione e approvazione del Piano comunale delle Coste. Fino all’approvazione del PCC l’esercizio dell’attività concessoria è disciplinato dal vigente Piano regionale delle Coste (PRC)”. Sono due degli emendamenti proposti dall’assessore regionale al Demanio e Patrimonio, Leonardo Di Gioia, al Disegno di Legge n. 5 del 18 marzo 2014 sulla “Disciplina della tutela e dell’uso della costa”. Emendamenti presentati dopo un incontro, tenutosi il 2 marzo a Barletta, tra l’assessore Di Gioia, il consigliere regionale Mennea e le associazioni degli operatori balneari del territorio.
“L’assessore ha ascoltato le problematiche che affliggono il comparto e si è fatto carico delle istanze degli operatori balneari”, sottolinea Mennea. “Nell’incontro avevamo parlato insieme proprio della necessità, in assenza del Piano Comunale delle Coste, come avviene in gran parte dei Comuni, di un commissariamento con procedure snelle e, in attesa di approvazione definitiva, di un adeguamento al Piano Regionale delle Coste e agli strumenti urbanistici vigenti. È apparsa anche ragionevole l’idea di ancorare l’applicazione del PRC al disegno di legge di recepimento della Direttiva Bolkestein in discussione al parlamento. Abbiamo trattato, inoltre, il tema della decadenza della revoca delle concessioni e condiviso l’urgenza di modificare la legge regionale n. 17/2006. Gli argomenti affrontati sono stati oggetto degli emendamenti proposti dall’assessore Di Gioia al ddl n. 5 del 18 marzo 2014, che modifica proprio la legge n.17/2006”.
“Toccare con mano i problemi di un settore attraverso la propria competenza ed esperienza, insieme a quella degli operatori balneari, prima di modificare le norme è un esempio di ottima amministrazione e di partecipazione che andrebbe messo sempre in pratica. Chi meglio di chi vive e conosce perfettamente pregi e difetti di un comparto può fornire indicazioni utili affinché una legge venga migliorata?”, conclude Mennea./Red.