Primarie, scontro sui rifiuti. E Scalfarotto punta il dito: “Dirigenza Pd sbaglia”

03 Mar 14

Primarie, scontro sui rifiuti. E Scalfarotto punta il dito: “Dirigenza Pd sbaglia”

Settimana decisiva quella che si apre oggi per i 5 candidati foggiani in corsa per le primarie. Domenica prossima, 9 marzo, i foggiani saranno chiamati a scegliere il candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni di maggio.
SCALFAROTTO: “DIRIGENZA PD SBAGLIA”. Sabato il neonominato sottosegretario alle riforme ed ai rapporti col Parlamento, Ivan Salfarotto, ha brindato a Foggia nel comitato elettorale di Lorenzo Frattarolo, di cui è principale sponsor politico affondando duramente contro la dirigenza provinciale e cittadina del partito, “rei” di non sostenere l’unico candidato democratico renziano in corsa, Frattarolo appunto, ma proiettati i primi su Augusto Marasco, i secondi su Gianni Mongelli che col Pd di Renzi avrebbero poco da spartire: “La dirigenza foggiana del partito non comprende che l’Italia è con Renzi e Foggia è con Renzi. Non sostenendo Frattarolo prende una decisione sbagliata. Il risultato elettorale dimostrerà che esiste un Pd dei dirigenti ed un Pd dei militanti”. Rischio inquinamento primarie? Scalfarotto non lo teme: “Frattarolo parla a quei pezzi della città che notoriamente non di destra”.
LA VISITA DI CLEMENTE. Un endorsement importante per il giovanissimo commercialista che testimonia un primo dato politico, vale a dire come gli equilibri all’interno del Pd di Capitanata siano mutati. Ma che non è dato sapere quanto concretamente si rifletterà sul risultato elettorale. Nella sede di corso Cairoli ha fatto capolino per la prima volta in veste ufficiale di sostenitore del giovane commercialista il consigliere comunale Sergio Clemente.
ELEZIONI E RIFIUTI. La campagna elettorale continua. Tema caldo del week end sono stati i rifiuti ed il destino del servizio in città dopo il fallimento di Amica. Il sindaco uscente Gianni Mongelli è tornato a ribadire con convinzione il processo di ingresso societario in Amiu bollando come “fantasiosa” ogni altra ipotesi. Implicito il riferimento ad Augusto Marasco, tornato ad avanzare la proposta di una gara europea di affidamento del servizio. Una soluzione che, pur meritevole, non terrebbe in debito conto la platea dei dipendenti ex Amica che con l’accordo barese si è cercato di preservare. In serata il chiarimento:  “Non sono io ma la Federazione delle Imprese di Servizi e la Fondazione Sviluppo sostenibile di Edo Ronchi – dichiara Marasco- ad aver lanciato l’allarme sull’ingente volume di investimenti necessario, proprio in Puglia, per realizzare moderni impianti di gestione e smaltimento dei rifiuti oltre che per sviluppare un capillare sistema di raccolta differenziata, cosa che l’AMIU perfino a Bari non è in condizione di fare”. Strategia regionale, invece, anche per Frattarolo che però avverte : “che dia a Foggia la dignità di soci, non di colonizzati”. Quindi replica a Marasco che nei giorni scorsi aveva dichiarato come sia triste leggere sui cassonetti foggiani la dicitura straniera “Amiu Bari”. “Non importa se il gatto è bianco o nero; l’importante è che acchiappi i topi. Come cittadino foggiano mi interessa esclusivamente che la città sia pulita, non il nome che appare scritto sui mezzi che la puliscono” ironizza Frattarolo su Facebook. Controreplica del destinatario: “La mia provocazione circa il cambio dei segni distintivi sui mezzi e cassonetti in modo che si valorizzi l’apporto di lavoratori e risorse economiche foggiane va nel segno di una ritrovata dignità di una Città che, malgrado le promesse del sindaco uscente, si trova ancora una volta col fiato sospeso dell’ennesima proroga della gestione straordinaria”.
Giovanna Greco