Proclamati gli eletti: ecco il nuovo consiglio comunale di Foggia

Proclamati gli eletti: ecco il nuovo consiglio comunale di Foggia
I rumors delle ultime ore hanno avuto come unico effetto quello di alimentare false illusioni nei candidati consiglieri esclusi in prima battuta. In particolare nel Pd: il 4° seggio ai dem non viene assegnato. Italo Pontone, il cui ingresso era dato ad un certo punto quasi per certo, resta fuori dall’assise. Dovrà legare i suoi destini alle dimissioni, eventuali, di Sergio Clemente, appena eletto consigliere regionale. Entra invece il 4° di DestinAzione Comune, la lista del sindaco che beneficia dei resti e dell’arrotondamento per eccesso sancito dalla Commissione centrale. Il verbale di proclamazione è stato depositato questo pomeriggio, dopo un’attesa lunga e sfiancante. 32 i seggi da assegnare, 20 a 12 il rapporto maggioranza-opposizione sancito dai commissari per garantire il necessario equilibrio 60/40 prescritto dalla legge.
La composizione del consiglio (al netto dei neonominati assessori)
MAGGIORANZA. A fare la parte del leone nel centrodestra è Forza Italia, che incassa ben otto seggi: eletti Gianni De Rosa, Domenico Verile, Consalvo di Pasqua, Raimondo Ursitti, Francesco Paolo La Torre, Gabriella Grilli, Pasquale Rignanese, Giuseppe Pertosa. Quindi Il Nuovo Centrodestra, cinque consiglieri : Ilaria Mari, Luigi Fusco, Matteo Martino, Gianni Perdonò e Alfonso Fiore. Quattro, dicevamo, per Destinazione Comune e dunque Joseph Spendido, Pasquale Cataneo, Antonio Vigiano e Salvatore De Martino; uno ciascuno ai Fratelli d’Italia, Puglia Prima di Tutto e Destre unite che eleggono rispettivamente Giuseppe Mainiero, Lucio Ventura e Bruno Longo.
MINORANZA. Nel centrosinistra, sono 7 i seggi assegnati alla coalizione del candidato sindaco perdente, Augusto Marasco. Di questi, Marasco stesso, 3 al Partito Democratico (Sergio Clemente, Alfonso De Pellegrino, Pasquale Russo) uno ciascuno a PSI (Saverio Cassitti), UDC (Leonardo Iaccarino) e lista del sindaco “Il pane e le rose” (Marcello Sciagura). 3 i seggi assegnati invece alla coalizione del terzo arrivato, l’assessore regionale al Bilancio Leonardo Di Gioia che entra in consiglio assieme a Rosario Cusmai per la civica “Leonardo Di Gioia sindaco” e Luigi Buonarota, mister preferenze, eletto in quota “Lavoro e Libertà”. Quindi i restanti due candidati sindaci, Luigi Miranda e Vincenzo Rizzi, che ha corso col simbolo del Movimento 5 stelle.
CONSIGLIO RINNOVATO. La fotografia che ne vien fuori è quella di un’assise molto rinnovata (12 uscenti, 20 new entry), anche se sono ancora poche le donne: appena tre, tutte del centrodestra. Politicamente la maggioranza potrà contare su 21 consiglieri, atteso che Miranda, in virtù dell’accordo prelettorale che lo vorrebbe presidente del consiglio, sarebbe da considerarsi organico alla coalizione Landella. Resta il nodo Movimento 5 stelle per Vincenzo Rizzi, sconfessato da Grillo e che, pertanto, dovrà dichiarare la sua collocazione politica. Così come dovrà chiarire la sua posizione Sergio Clemente, appena eletto anche in consiglio regionale. Tra le due cariche non esiste incompatibilità giuridica. Sussisterebbe, però, una inopportunità “etica” stando allo statuto del Partito Democratico.
Giovanna Greco