Reati ambientali, Introna: “Altre Regioni adottino l’accordo-quadro della Puglia con le polizie”

01 Lug 15

Reati ambientali, Introna: “Altre Regioni adottino l’accordo-quadro della Puglia con le polizie”

“L’alleanza della Puglia con le Forze dell’Ordine è un modello virtuoso che andrebbe seguito dalle altre regioni, per fronteggiare i reati ambientali”: il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ritorna sul primato pugliese nella classifica degli ecoreati 2014 e ribadisce l’ utilità dell’accordo-quadro della Regione per il monitoraggio del fenomeno.
La graduatoria  di Legambiente tiene conto dei casi accertati sul territorio, non fotografa la realtà effettiva delle illegalità ambientali, che il malaffare ha tutto l’interesse a nascondere, “a coprire di silenzio e omertà, proprio come i rifiuti tombati nelle terre dei fuochi e delle mafie. In Puglia è l’attività meritevole della Guardia di Finanza, del NOE dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato a far venire alla luce quei traffici. Il paradosso – fa notare Introna – è che dove le ecomafie riescono a occultare gran parte della loro azione criminale, i numeri risultano ridotti. Proprio per questo, quella classifica va letta in positivo, perché premia le attività illecite rilevate e perseguite, emerse grazie ai controlli che i nuclei operativi specializzati di Armi e Corpi dello Stato operano nel nostro territorio sulla base del protocollo sottoscritto con la Regione nel 2009, che garantisce un supporto finanziario e la collaborazione tecnica di Arpa Puglia e Cnr”.
L’accordo quadro ha funzionato, facendo emergere gli illeciti ambientali nella loro reale incidenza: per Introna sarebbe auspicabile perciò che anche altre regioni, a cominciare dalla Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, vogliano imitare l’esperienza pugliese, facendo sì che vengano alla luce e non restino impuniti reati ambientali odiosi e pericolosi per la salute dei cittadini”.
Un esempio immediato è la scoperta, ieri nel porto di Bari, di un traffico di rifiuti inquinanti di automezzi rottamati, dalla Bulgaria al Benin. Esportazione illecita bloccata da un’operazione congiunta dell’Agenzia delle Dogane e del Nipaf del Corpo Forestale, “altro esempio di valida e ‘intelligente’ attività di Istituti e Corpi dello Stato”, conclude il presidente Introna. c.s/red.ros.//