Regionali: nel PD lista quasi fatta. Tremano i doppi incarichi. Rauseo: esclusione Clemente è fatto politico

18 Mar 15

Regionali: nel PD lista quasi fatta. Tremano i doppi incarichi. Rauseo: esclusione Clemente è fatto politico

Mentre Emiliano si concentra sulle sue sagre, che sbarcano anche sui social, per allestire “dal basso” il programma 2015/2020 della Puglia (a Foggia il prossimo 28, al cinema Capitol), nei territori vanno in scena le fibrillazioni per la composizione delle liste. Lo slittamento del voto al 31 maggio ha allentato la tensione, c’è più tempo per valutare nomi e candidati. Ma non per la campagna elettorale, per la quale i concorrenti scalpitano, ai nastri di partenza. Venerdì 27  ci sarà la direzione regionale del PD. In quella sede bisognerà arrivare con le idee chiare.
LA LISTA PD. In Capitanata la gran parte dei giochi dovrebbe essere fatta. Mancherebbero pochi tasselli ancora. Cinque uomini più tre donne gli eletti a comporre la lista. Assodata la questione dei due posti su Foggia, assegnati dalla direzione cittadina a Patrizia Lusi, capolista scelta da Emiliano, e Raffaele Piemontese, segretario provinciale, i restanti dovrebbero essere così ripartiti sul territorio: Manfredonia esprimerà Paolo Campo, Cerignola il consigliere comunale Michele Longo, da San Giovanni il segretario cittadino Matteo Masciale; le altre due donne  dovrebbero provenire da San Severo (ma bisognerà scontrarsi con l’accordo Emiliano-Damone di lasciare terreno libero al figlio di Damone, Gigi, nell’alto tavoliere) e da Lucera. L’ultima casella potrebbe essere riservata al giovane Francesco Di Noia.
Effetto Clemente. E mentre le segreterie pesano i nomi in grado portare acqua al mulino dem, l’esclusione di Sergio Clemente a Foggia rischia di provocare un pericoloso effetto domino nel PD pugliese. A Bari Rosa Cicolella viene invitata a dimettersi dalla presidenza della commissione regionale di garanzia per “incompatibilità”, essendo, ad un tempo, presidente dell’organismo e componente della direzione cittadina del partito. Secca la replica della Cicolella: “nessuno statuto vieta la mia presenza in direzione. Tentativo scomposto di intervenire sulle candidature foggiane”. Una vicenda che è sintomatica della caccia “ai doppi incarichi” che potrebbe innescarsi nel partito. Tenta di smorzare sul nascere il problema il segretario di Foggia, Rauseo:”Clemente non è stato escluso per il doppio incarico, che pure ricopre e deve risolvere, bensì per una questione politica. La candidatura di Piemontese è stata semplicemente ritenuta più forte, più coerente e più idonea. E Foggia aveva solo due posti”. Si attende il via libera anche da Emiliano, che non dovrebbe “creare problemi”. Più ostica, invece, potrebbe risultare la candidatura di una donna su San Severo. Damone lì sarebbe pronto a dar battaglia.
Giovanna Greco