Regione: Vendola, anno segnato da catastrofe alluvione Gargano. Conferenza fine anno del governatore pugliese

27 Dic 14

Regione: Vendola, anno segnato da catastrofe alluvione Gargano. Conferenza fine anno del governatore pugliese

“Questo anno è stato segnato molto dalla drammaticità della ripresa dopo l’estate con la catastrofe degli eventi alluvionali nel Gargano. Parto di lì perché la politica è confronto con la vita e la morte, con i bisogni fondamentali dei cittadini”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, aprendo oggi a Bari la conferenza stampa di fine anno alla presenza di tutti gli assessori regionali. “La grande fragilità a cui abbiamo provato a dare risposta – ha detto ancora riferendosi alla tragedia del Gargano – che travalica i limiti di questo anno di governo, è strategica e strutturale, ed affronta la fragilità fisica, ambientale, del territorio. Noi 10 anni fa non avevamo gli strumenti minimi per tutelarci di fronte agli eventi meteorologici estremi. Oggi invece la macchina è funzionante e lo abbiamo dimostrato proprio sul Gargano”. “Oggi presentiamo – ha detto ancora – il senso del cammino svolto quest’anno e le cose messe in cantiere che saranno il lavoro per i prossimi mesi mentre la conferenza del decennio sarà programmata a maggio per dare in maniera documentata e puntuale un quadro di cosa è successo in due legislature: un ciclo politico che per me ha rappresentato impegno quotidiano faticoso ed entusiasmante. Ci teniamo oggi – ha spiegato Vendola – a presentare il profilo del cambiamento apprezzabile in un decennio. Vendola ha voluto inoltre ringraziare il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, per “aver sempre permesso di trovare le ragion di dialogo e confronto”. “In Puglia abbiamo marcato la differenza anche su questo – ha detto – aprendo il sempre il discorso con le opposizioni a dimostrazione che non siamo stati la politica segnata dalle barricate e dalla contesa irriducibile. Abbiamo insomma scritto pagine di buona politica in questa regione, l’unica che non è apparsa nella cartina geografica delle cose più brutte come rimborsopoli”.
“Su Om registriamo la piccola scorrettezza da parte del governo, che ci ha sfilato investitore portandolo a Termini Imerese, ma la pratica per noi è ancora aperta e coltiviamo possibilità di altri investitori che possono salvare e rilanciare la fabbrica”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando oggi a Bari nella conferenza stampa di fine anno della situazione della Om Carrelli di Bari-Modugno. Per i quasi 200 lavoratori dello stabilimento, chiuso dal 2011, sono giornate di incertezza sulla reindustrializzazione del sito dopo la decisione di preferire Termini Imerese per le attività della piemontese Metec. “Uno scippo – lo ha definito l’assessore regionale al lavoro, Leo Caroli – ed una sofferenza per il tradimento del Governo e del Ministero dello Sviluppo. Sofferenza parzialmente mitigata dalla tenuta del piano industriale Bridgestone, dal successo del piano Vestas, e dalla situazione che si sta creando con Natuzzi, Sangalli ed altre aziende”. Nella conferenza stampa di fine anno è stato affrontato anche il tema dei precari: “È una legislazione schizofrenica – ha spiegato Vendola – e da norma che consente la stabilizzazione siamo passati a norma che li blocca perché dobbiamo farci carico dell’improvvisazione con cui il legislatore ha affrontato il problema della liquidazione delle vecchie Province”. “Nel 2015 – ha aggiunto Caroli – rinnoveremo impegno contro la schizofrenia delle politiche nazionali e se non avremo un quadro nazionale migliore contrasteremo comunque la precarietà garantendo la continuità lavorativa. Ulteriori indicazioni emergeranno nel confronto con i sindacati già nei prossimi giorni”./Ansa