Tap, ultima chiamata per la Regione Puglia

09 Feb 15

Tap, ultima chiamata per la Regione Puglia

“L’incontro di mercoledì prossimo a Roma presso la presidenza del Consiglio dei Ministri per definire con chiarezza il futuro del gasdotto Tap – dice in una nota il Presidente del gruppo regionale del Nuovo Centrodestra, Domi Lanzilotta -, rappresenta una sorta di ultima chiamata per la Regione Puglia, per l’ennesima volta chiamata a una prova di responsabilità e non di semplice ricerca di consenso, data la strategicità dell’opera per l’Italia e per l’Europa, per le garanzie offerte dalla multinazionale sia inerenti l’impatto ambientale che la sicurezza del territorio interessato agli 8 chilometri contestati più per pregiudizio che per motivazioni reali.
Continuare con i ‘No’ rigidi e chiusi a qualsiasi confronto, senza nemmeno indicare un sito alternativo a San Foca, con progetti e argomentazioni concrete e non semplicemente ipotetiche, vuol dire percorrere fino in fondo un vicolo cieco e abdicare definitivamente al proprio ruolo di programmazione e regia, di volano per stimolare e promuovere attività e investimenti in grado di rilanciare sviluppo e occupazione, perdere credibilità e autorevolezza nel confronto col Governo nazionale e le controparti interessate, escludersi di fatto da decisioni finali che saranno comunque inevitabili, e non cambieranno certo per un ostracismo inopportuno, salvo poi gridare allo scandalo per il mancato coinvolgimento e per le ‘decisioni calate dall’alto’. Un ‘Sì’ ragionato e condizionato potrebbe essere molto più proficuo per il territorio, e porterebbe l’ente ad avere un peso specifico ben maggiore nella fase più delicata e avanzata della progettazione di un’opera destinata ad avere un impatto di straordinaria importanza non solo nelle dinamiche economiche ed energetiche transnazionali, ma anche nelle relazioni internazionali. Per questo, auspico un radicale cambio di strategia, nell’interesse della Puglia e dei pugliesi”./cs.red.