Tributi: il Comune si riprende IMU e TASI. E diffida Aipa: ci devi 7milioni

Tributi: il Comune si riprende IMU e TASI. E diffida Aipa: ci devi 7milioni
IMU e TASI le riscuoterà direttamente il Comune di Foggia. In capo ad Aipa resta (temporaneamente e solo per l’anno 2014) la TARI, la tassa sui rifiuti. Lo ha deliberato la giunta Landella mercoledì scorso. Non solo: l’agenzia di riscossione sarà diffidata a restituire quasi 7milioni di euro, frutto dell’Imu trattenuta sulla Tares negli anni 2012-2013 più 900mila euro circa di mini-imu. La vicenda prese le mosse dall’esposto alla Procura della Repubblica del capogruppo di Fdi-An, Giuseppe Mainiero. Già in quell’occasione l’amministrazione Landella espresso l’intenzione di ricontrattare un appalto che l’assessore al bilancio Sergio Lombardi ha definito al tgblu “demenziale”: sei milioni e mezzo di euro di aggio ogni anno per tributi grandi e piccoli in cui entrerebbe di tutto (oneri di urbanizzazione, asili nido, trasporto alunni, mense scolastiche, cosap, affissioni, etc). “E’ nostra intenzione avvalerci delle professionalità in dotazione già al Comune” dichiara Lombardi, “al momento la rinegoziazione era possibile solo per i tributi che attengono al mio assessorato, eccetto la TARI sul cui affidamento si è espresso il consiglio il 9 settembre scorso; per quelli minori è interessata l’Annona guidata da Genny Moffa. La convocherò a breve per comprendere quale strada intende intraprendere”. Una decisione sofferta quella della giunta comunale, sulla quale molto avrebbero pesato i timori di ricorsi da parte di Aipa del dirigente Festa e di alcuni consiglieri di Forza Italia. Ma Lombardi è netto: “Il salva-enti ci dà la possibilità di rinegoziare tutti i contratti in essere. Ed è mia intenzione procedere al vaglio di tutti quelli esistenti. Entro marzo 2015 prometto un risparmio di 10milioni di euro”. 4milioni e mezzo sarebbe il primo risparmio garantito dalla internalizzazione di IMU e TASI. Un modo per confermarsi l’assessorato da parte di Lombardi attesa l’aria di rimpasto? “Il sindaco non mi ha mai fatto intendere questo, anzi è contento del mio lavoro. Mi sto concentrando su questioni importanti”. Sullo sfondo restano i 90 lavoratori di Aipa, finiti in passato al centro di polemiche per presunte assunzioni clientelari e rispetto ai quali l’assessore avrebbe ricevuto un forte pressing politico ”stiamo valutando la possibilità di creare una piccola società in house. Purtroppo non potranno entrarci tutti. Solo una ventina”. E il salva-enti, appunto? “Chiederemo l’autorizzazione alla Corte dei Conti” preannuncia Lombardi al tgblu, che ne è sicuro: “si può fare”.
Giovanna Greco