Vendola-Emilano “mollate l’osso”: la campagna di Forza Italia

Vendola-Emilano “mollate l’osso”: la campagna di Forza Italia
Due cani di grossa taglia con le teste del presidente della Regione Nichi Vendola e del segretario regionale Pd Michele Emiliano che si contendono la Puglia e sotto di loro la scritta “Mollate l’osso”: un manifesto ironico quello presentato questa mattina durante la conferenza stampa del gruppo consiliare PdL-Forza Italia convocata all’indomani dello scontro tra Vendola ed Emiliano per la successione alla guida della Regione Puglia. Un incontro al quale hanno partecipato il vice presidente del gruppo Erio Congedo, i consiglieri Nino Marmo, Aldo Aloisi, Arnaldo Sala, Pietro Lospinuso, Giovanni Alfarano, il presidente regionale di Forza Italia, sen. Francesco Amoruso, e l’onorevole Antonio Di Staso.
“Siamo al completamento di una fase – ha esordito il capogruppo Ignazio Zullo – Per nove anni abbiamo atteso che Vendola tenesse fede al mandato conferitogli dai cittadini pugliesi, facendosi carico dei problemi che affliggono la nostra Regione, ormai agli ultimi posti delle classifiche nazionali in settori importanti tra cui la sanità. Nove anni di ininterrotta campagna elettorale, durante i quali il Governatore ha preferito le luci della ribalta nazionale alla poltrona regionale, tralasciando gli interessi della Puglia e utilizzando il suo ruolo per rafforzare la sua immagine di leader nazionale di Sel. E così, senza che nessuno battesse ciglio, si è consumato il fallimento della Fiera del Levante e il fallimento del sogno di una Puglia migliore che è la peggiore di sempre”.
Sui risultati fallimentari del governo regionale ha insistito anche il vicepresidente del gruppo Erio Congedo paragonandolo all’ “orchestra che suona mentre il Titanic affonda”: il riferimento è alle dichiarazioni “piene di buonismo rilasciate dai capigruppo della maggioranza mentre c’è da rabbrividire per i dati allarmanti che fanno registrare in Puglia il più alto di disoccupazione, dove il Pil crolla e i livelli essenziali di assistenza sanitaria sono tra i più bassi in Italia”.
A fornire una chiave di lettura dell’immagine del manifesto, lo stesso Nino Marmo che ha commentato: “Vendola ed Emiliano devono mollare l’osso perché la polpa l’hanno già mangiata”. Non è mancato il riferimento alla situazione in cui versano la sanità e l’agricoltura pugliese: “Se nel 2005, Vendola diceva che la Puglia era stata lasciata dal centrodestra come una periferia ignota e lamentosa, bisognerebbe andare a verificare in che stato versano adesso questi settori”. E insiste col dire “basta ai doppi, tripli incarichi, agli amministratori a mezzo servizio che dovrebbero invece occuparsi esclusivamente dell’interesse dei territori che li hanno eletti”.
Per Aldo Alosi il gruppo PdL-FI ha quindi l’obbligo “di proporsi come una classe dirigente in grado di formulare programmi concreti, senza fare da specchio ai tentativi fallimentari del centrosinistra, incapace in tutti questi anni di sintonizzarsi con le esigenze dei cittadini”.
Critico anche Arnaldo Sala : “Per nove anni abbiamo ascoltato i grandi proclami del Governatore, senza che venisse programmato nulla per il futuro della regione. Per nove anni la Puglia è stata assente politicamente ai tavoli nei quali si prendono le decisioni, e sono mancanze che col tempo pagheremo tutti”.
Da Pietro Lospinuso invece un parallelismo tra le condizioni in cui versa Bari, “al termine del decennio di potere assoluto da parte del suo sindaco Michele Emiliano e quelle non di certo migliori della Regione nel suo complesso, e che lo stesso Emiliano si candida a voler governare”.
A rimarcare la sintonia tra i rappresentanti parlamentari e il gruppo regionale PdL-FI, gli interventi di Amoruso e Di Staso. “Le baruffe mediatiche tra Vendola ed Emiliano – ha dichiarato il presidente regionale di Forza Italia – sono l’ennesimo espediente per non riconoscere ciascuno le proprie responsabilità, con l’obiettivo di ingannare ancora i pugliesi e i baresi e poter continuare a governare nonostante i risultati fallimentari delle rispettive amministrazioni”.
“Una battaglia indecente - ha commentato Di Staso – che Vendola ed Emilano stanno continuando a condurre sulla pelle delle istituzioni e dei cittadini, con il Pd che resta a guardare e che finge di scoprire solo oggi che Bari e la Puglia siano state abbandonate a se stesse per privilegiare ambizioni politiche nazionali”./gg