Vertenza Solage, denuncia della Fiom Foggia

18 Lug 14

Vertenza Solage, denuncia della Fiom Foggia

Cinquantacinque le unità lavorative impegnate nell’azienda specializzata nella produzione e vendita di tavoli e sedie. La FIOM di ritiene inaccettabile il comportamento e chiede un tavolo congiunto con le organizzazioni sindacali di Ancona
 
LA FIOM DI FOGGIA E LA RSU AZIENDALE NON CONDIVIDONO E DENUNCIANO LE MODALITÀ CON CUI LA SOLAGE s.r.l, azienda in concordato preventivo, sta procedendo nella gestione degli esuberi.
 
L’azienda specializzata nella produzione e vendita di tavoli e sedie, con due stabilimenti, a Camerano (AN) e Manfredonia (FG), ha presentato un piano concordatario al tribunale di Ancona che prevede una ristrutturazione del gruppo, con possibilità di fitto di ramo d’azienda alla new-co B4 living costituita per permettere una sostanziale continuità aziendale.
 
I lavoratori di entrambi gli stabilimenti sono interessati dalla cigs, ma nel mese di giugno l’azienda ha aperto una procedura di mobilità per Camerano (31 dipendenti sui 70 complessivi) dichiarando candidamente”di voler affrontare il delicato problema degli esuberi separatamente, passando a Manfredonia non prima di settembre.
 
Questo modo di procedere, sicuramente comodo per la direzione aziendale, in realtà certifica la volontà di evitare qualsiasi forma di confronto leale, che trovi soluzioni alternative ai licenziamenti,  e al contempo permette di pianificare e porre in essere strategie di produzione non immediatamente comprensibili che minano fortemente la capacità occupazionale dello stabilimento di Manfredonia.
 
Alla luce di tutto ciò di fatto si relega il sindacato al ruolo di semplice certificatore delle scelte aziendali, che prende visione dei numeri e dovrebbe trarre conseguenti conclusioni.
 
Per questo la FIOM CGIL di Foggia insieme alla RSU ritiene inaccettabile il comportamento delle direzione aziendale e chiede un tavolo congiunto con le organizzazioni sindacali di Ancona. Agli imprenditori non chiediamo solo il rispetto del sindacato e delle sue prerogative ma anche il rispetto della comunità in cui operano.
 
Quel che preoccupa la Fiom è la procedura di mobilità attivata a Camerano. Per la Fiom se vi fossero margini per evitare i licenziamenti nel nostro territorio è ben disponibile a un tavolo concordato con i veritici aziendali. Al contrario, se l’azienda riterrà di procedere al licenziamento anche delle 55 unità qui allocate, si augura identico passaggio così come avvenuto nelle Marche, con l’attivazione della mobilità prima del licenziamento. Su questo la Fiom chiede alla Solage chiarezza sulle prospettive e le decisioni future.